Fatti curiosi sull’ASHTANGA YOGA.
“Ashtanga Vinyasa è per i giovani, per gli anziani, per le donne e per gli uomini, per i malati e per i sani, ma l’Ashtanga non è per i pigri.”
— Shri K. Pattabhi Jois
L’Ashtanga Yoga: una pratica e una filosofia di vita
L’Ashtanga Yoga è una pratica e una filosofia che promuove la salute psicologica e spirituale delle persone.
Perché si cantano i mantra di apertura e chiusura?
Il mantra di apertura è un omaggio al maestro Patanjali (II sec. a.C.), ringraziandolo per aver trasmesso la sua saggezza e conoscenza, affinché possiamo riconoscere in noi stessɜ l’Essere universale e le nostre piene capacità.
Il mantra di chiusura, invece, è un canto dedicato all’universo, un’invocazione perché diventi sempre più giusto, pacifico e prospero.
A chi è rivolto l’Ashtanga Yoga?
A tuttɜ coloro che desiderano avvicinarsi alla pratica — indipendentemente dal livello di flessibilità o dalla forma fisica.
Ognuno progredisce al proprio ritmo, ascoltando il corpo e il respiro, con pazienza, amore, fede e costanza.
Il momento in cui inizi è il momento perfetto.
Evita di confrontarti con gli altri negli spazi di pratica: ogni corpo ha il proprio ritmo, e solo tu puoi avanzare nel rispetto delle tue possibilità quotidiane.
L’Ashtanga apre il corpo in modo naturale, e poiché ogni corpo è unico, anche i cambiamenti saranno differenti.
Quale pranayama si utilizza nella pratica?
Il pranayama Ujjayi, noto come il “respiro vittorioso”.
È una respirazione profonda e sonora (il suono può essere percepito all’esterno o solo interiormente), che favorisce la libera circolazione del prana, richiama alla concentrazione e al momento presente.
Il suono dell’Ujjayi ricorda i suoni della natura: le onde del mare o il sussurro del vento. 🌊
Si può praticare Ashtanga durante il ciclo mestruale?
Il caro Pattabhi Jois consigliava di non praticare Ashtanga Vinyasa Yoga nei giorni di Luna nuova e Luna piena, poiché in questi momenti le energie sono particolarmente intense e un’eventuale lesione potrebbe richiedere più tempo per guarire.
Personalmente, come sempre, scelgo di ascoltare il mio corpo: la decisione di praticare o meno dipende da come mi sento in quel momento.
Perché non si pratica Ashtanga Yoga nei giorni di Luna piena e nuova?
La tradizione dell’Ashtanga prevede una pausa in questi giorni per onorare i cicli naturali e le energie lunari.
Durante la Luna nuova e piena, le energie sono molto potenti: per questo si consiglia di dedicare questi giorni a studio filosofico, meditazione, recitazione di mantra, riposo e introspezione, in armonia con i ritmi della natura e del proprio corpo.
Così come le maree rispondono ai cicli lunari, anche noi — essendo composti in gran parte d’acqua — siamo influenzati energeticamente dalla Luna. 🌕🌑
L’Ashtanga è quindi molto più di una pratica fisica: è una via di disciplina, presenza e connessione, che ci invita a vivere in equilibrio con i cicli della vita e della natura.
Un abbraccio, Ale
